Più Memoria Grazie al CBD

Poter fare conto sulla tipica ‘memoria di ferro’ è importante a qualsiasi età, soprattutto quando gli anni avanzano e non si è più giovani come prima. Molto spesso il fatto di sentir sfuggire parole o ricordi lontani è imputabile a una certa forma di stress oppure a un accumulo di stanchezza ma rimane il fatto che vivere questa sensazione non è molto piacevole.

Quello della memoria è un ‘muscolo’ che deve essere continuamente allenato, anche perché non sfugge agli acciacchi dell’età e, nei casi più gravi, a patologie invalidanti come la malattia di Alzheimer.

È importante quindi arrestare il declino della funzionalità legata alla memoria e ai ricordi e come sempre la scienza può aiutarci.

Tra le sostanze più studiate e promettenti in questo ambito c’è senza dubbio il Cbd o cannabidiolo, metabolita della cannabis sativa non psicoattivo né psicotropo che dunque non provoca lo ‘sballo’: i suoi effetti benefici per il cervello e per l’organismo sono moltissimi e sempre più apprezzati.

Il Cbd in particolare:

  • si offre di ridurre la sensazione di dolore e le infiammazioni,
  • è un perfetto antidepressivo, utile nella routine quotidiana,
  • è in grado di regolare l’omeostasi, dunque agisce per dare equilibrio all’organismo,
  • ha interessanti effetti anti age ed energizzanti (contribuisce alla corretta rigenerazione delle cellule del corpo),
  • agisce come ansiolitico, alleviando i sintomi tipici degli stati di stress

Studi sempre più approfonditi e precisi hanno confermato che la cannabis va ad agire direttamente sui neuroni siti nell’ippocampo, ovvero quella zona del cervello associata ai ricordi e al loro mantenimento. Ciò è reso possibile dalla sua particolare azione che consente di ottenere un incremento nei mitocondri della concentrazione di calcio.

É confermato che la cannabis va ad agire direttamente sui neuroni siti nell’ippocampo, ovvero quella zona del cervello associata ai ricordi e al loro mantenimento.

CBD per la Memoria

I BENEFICI DEL CBD IN CASO DI ANSIA, INSONNIA E STRESS

Sappiamo bene che il Cbd si offre quale perfetto alleato nella quotidianità, specie quando la persona si trova a vivere situazioni di stress ma lo è anche nel caso in cui non si riesca a riposare correttamente durante la notte. Il sonno cattivo ha una influenza negativa sui ricordi e sulla freschezza della memoria: il Cbd, assunto per esempio sotto forma di olio prima di andare a dormire, è in grado di favorire un sonno ristoratore e senza risvegli intermittenti o anticipati. Dal momento che si offre anche quale perfetto antiossidante, il Cbd combatte l’insonnia promuovendo il senso di veglia che non viene limitato dai radicali liberi.

Sono numerosi gli studi per dimostrare come il Cbd si offra quale valida alternativa per quelle persone che soffrono di Alzheimer, ovvero la malattia degenerativa che colpisce la memoria. Oltre agli effetti della cannavis sulla memoria nello specifico, si ritiene che possa essere migliorata a livello generale la condizione della persona, rallentando l’emergere delle difficoltà. Il Cbd si caratterizza anche per avere un interessante effetto neuroprotettivo da sfruttare in caso di patologie neurologiche.

PAUSA RELAX E TRUCCO DI BENESSERE: INTEGRARE IL CBD NELLA DIETA

Dal momento che il Cbd è in grado di favorire la neurogenesi, risulta di particolare interesse per i ricercatori proprio nell’ambito della lotta alla malattia di Alzheimer: i tessuti di tipo neurale vengono velocemente distrutti, con la conseguenza di scatenare un effetto invalidante che conduce alla perdita di memoria e cognitiva. Il processo di neurodegenerazione, dunque, può essere rallentato sfruttando il Cbd. La scienza si interroga e prosegue il suo cammino di indagine per rendere questa sostanza ancor più utile e performante da un punto di vista clinico.

Bisogna dunque sfatare il mito secondo il quale il consumo di cannabis sarebbe deleterio soprattutto per la memoria e per l’organismo in generale: studi scientifici dimostrano che è tutto il contrario e che, anzi, i benefici sono moltissimi. Gli effetti negativi sono casomai da imputare al Thc o tetracannabinolo, che è l’elemento psicoattivo e psicotropo ma come è stato più volte dimostrato, il suo effetto viene contrastato direttamente dal cbd stesso.

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