Il Dragoncello Messicano è da sempre utilizzata dalle popolazioni sudamericane sia durante i riti propiziatori che durante quelli di purificazione.

Veniva e viene usato insieme al tabacco ed altre erbe per tre principali motivi, gli aromi, gli effetti e risulta molto economico e di facile reperibilità.

Si dice che il fumo e il dragoncello messicano migliori la vista ad occhi chiusi, cioè aiuti la comprensione e la gestione dei “sogni ludici”.

In tisana fornisce un effetto allo stesso tempo rilassante ed euforico, morbido e profondo.

Il suo gusto molto dolce che ricorda l’anice ne rende molto gradevole il consumo.

Il nome botanico Tagetes è in riferimento a una divinità romana, Tages che, probabilmente, era originariamente un dio etrusco della profezia. Il nome della specie lucidus significa “luminoso” o “luce”.

A questa pianta, conosciuta come Yauhtli, vengono attribuite numerose proprietà.

Le sue foglie costituivano un importante aromatizzante nel “Chocolatl”, la bevanda azteca a base di cacao.

Un’infusione di Tagetes Lucida avrebbe, tra le altre cose, la particolarità di alleviare i postumi di una sbornia. Ha anche proprietà diuretiche oltre alla capacità di alleviare i dolori di stomaco.

Se macinato con cacao, si dice che riduca la febbre.

Utilizzato nell’incenso, Tagetes Lucida offre una nuova dimensione di relax all’aromaterapia. Il suo profumo schiarisce i pensieri, allevia la tensione, favorisce il controllo delle emozioni. Può essere utilizzato anche per respingere gli insetti.

Il dragoncello messicano, pianta appartenente alla famiglia dei girasoli, è ben conosciuto dagli abitanti del Messico e del Guatemala come sostituto del dragoncello e viene tradizionalmente utilizzato come tè rilassante ed euforizzante, ma anche come condimento per zuppe, salse, piatti a base di pollo, eccetera. così come per i tabacchi forti turchi.

Il nuovo lotto è coltivato in modo Biologico e raccolto in Messico.

Il papavero è uno dei fiori più abbondanti e apprezzati al mondo. È stato introdotto in Europa 4000 anni fa, e studi hanno dimostrato che in varie culture veniva usato come base per numerosi mix di erbe e fumato in vari modi.

In passato, proprio come gli Egizi, anche i Greci sfruttavano il papavero contro l’insonnia, per calmare i dolori e come lenitivo delle infiammazioni. Nella medicina araba del XIII secolo veniva utilizzato per calmare la tosse. Tutti i papaveri contengono alcaloidi con proprietà quantomeno soporifere, addirittura analgesiche o addirittura narcotiche, che vengono utilizzati dall’uomo da moltissimo tempo.

​Numerosi studi hanno inoltre dimostrato l’efficacia del Papavero nel ridurre l’agitazione, l’irritazione nervosa e i disturbi legati all’ansia: è un grande alleato per il trattamento dell’insonnia.

​I petali, che contengono readina , sono calmanti e leggermente narcotici: aiutano ad addormentarsi e hanno proprietà antitosse, che si trovano negli sciroppi o nelle tisane ai petali di papavero.

​L’uso del Papavero nel trattamento dei disturbi respiratori è noto da secoli. I suoi petali vengono utilizzati principalmente per lenire le mucose irritate e ridurre la tosse.

Il papavero aiuta ad alleviare la congestione del torace fluidificando il muco in modo che possa essere facilmente espulso dai polmoni. I petali sono setosi perché ricchi di mucillagini, che conferiscono loro virtù addolcenti ed emollienti, cioè che ammorbidiscono i tessuti.

​Molti lo considerano un ingrediente naturale di scelta per alleviare il dolore, essendo più delicato e innocuo rispetto ai farmaci tradizionali.

​Precauzioni d’uso:

-> Non utilizzare in combinazione con farmaci sedativi poiché esiste il rischio di sonnolenza. 

-> Evitare in caso di malattie del sangue o anemia.

-> Controindicato durante la gravidanza e l’allattamento, nonché nei bambini di età inferiore a 6 anni.

-> A dosi elevate, il papavero può indurre sonnolenza e allucinazioni.

Il nuovo lotto è coltivato in modo Biologico e raccolto in Marocco.